Decodificare il lavaggio del riso: Benefici per la salute, sicurezza e tecniche consigliate
A cosa serve lavare il riso
Lavare il riso prima della cottura svolge un ruolo fondamentale sia sotto il profilo della sicurezza alimentare che in termini di risultato culinario. Cominciamo dal primo aspetto. Quando acquistiamo del riso, nonostante i controlli qualitativi effettuati dai produttori, può capitare che tra i chicchi si annidino sporco, insetti o scarti di lavorazione. Per non parlare della presenza sempre più frequente delle cosiddette microplastiche, queste piccolissime particelle di plastica che finiscono nel nostro piatto a causa dell'inquinamento ambientale. E per ultimo, ma non certo per importanza, i possibili metalli pesanti, anche loro frutto della contaminazione dei suoli. Un recente studio del 2021 ha messo in luce un dato interessante: lavare il riso prima della cottura può contribuire a ridurre la presenza di queste indesiderate sostanze. Nello specifico, la ricerca ha dimostrato che questo semplice gesto può ridurre la contaminazione da plastica di una percentuale variabile tra il 20 e il 40%. Un risultato davvero rilevante, che conferma quanto sia importante prendersi cura della propria alimentazione anche attraverso piccoli gesti quotidiani. Ma lavare il riso, oltre che per motivi di sicurezza alimentare, è una pratica che influenza notevolmente anche la bontà del risultato finale. L'acqua, infatti, aiuta a rimuovere l'eccesso di amido presente sui chicchi, reso visibile dalla patina biancastra che si forma durante il risciacquo. Uno dei principali effetti dell'amido durante la cottura, infatti, è l'agglomerazione dei chicchi di riso, che tendono a legarsi tra loro conferendo un aspetto appiccicoso al piatto. La rimozione dello strato di amido superficiale permette invece ai chicchi di mantenersi ben separati gli uni dagli altri anche dopo la cottura, dando vita a un risultato più sfuso e gradevole al palato. Inoltre, il riso risulta più soffice e leggero, esaltando così le proprietà organolettiche di questo cereale. In conclusione, lavare il riso prima della cottura si rivela una pratica importante, sia per garantire la massima sicurezza alimentare, sia per poter gustare un piatto di riso ben separato e soffice. Un piccolo gesto che può fare davvero la differenza nella nostra alimentazione.
Svantaggi del lavaggio del riso
Sebbene l'abitudine di lavare il riso prima della cottura sia diffusa in numerosi paesi e rientri nella cultura culinaria di molte tradizioni, è importante sottolineare che questa pratica può comportare alcuni svantaggi. In effetti, l'immersione prolungata del riso in acqua può finire per privarlo di nutrienti vitali come l'amido e le vitamine del gruppo B. Le varietà di riso ricche di amido, come il riso per risotti o sushi, sono spesso sottoposte a un bagno d'acqua pre-cottura per ottenere una consistenza densa e pastosa, tipica di questi piatti. Tuttavia, l'amido è un tipo di carboidrato complesso fondamentale per il nostro organismo, che fornisce energia e aiuta la digestione. Lavare il riso troppo a lungo o in acqua fredda può quindi rischiare di eliminare una quantità significativa di questo prezioso nutriente. Altrettanto preoccupante è la perdita di vitamine del gruppo B, un gruppo di 8 vitamine essenziali per il benessere del nostro organismo. Queste vitamine svolgono un ruolo chiave nel mantenimento della salute del sistema nervoso, dei capelli, della pelle e del fegato, e sono fondamentali per la produzione di energia a partire dagli alimenti che consumiamo. Il riso, soprattutto nelle sue varianti integrali, è una delle principali fonti di vitamine B, ma queste sono solubili in acqua e quindi possono essere facilmente perdute durante il lavaggio. Un altro aspetto da tener conto riguarda la consistenza del riso, che può essere alterata dal procedimento del lavaggio. Il risciacquo, infatti, può rendere il riso più "gommoso", cioè tendenzialmente appiccicoso. Questo può essere ideale per alcune ricette specifiche, come il risotto o il sushi, dove il riso deve agire come una sorta di legante. Tuttavia, in numerosi altri piatti, come le insalate di riso o i risotti più leggeri, una consistenza troppo gommosa potrebbe compromettere il risultato finito, rendendo i chicchi di riso eccessivamente appiccicosi e pesanti. In conclusione, pur essendo una tecniche di preparazione piuttosto diffusa, il lavaggio del riso prima della cottura può non essere sempre la scelta giusta da fare. Potrebbe essere opportuno valutare attentamente se i vantaggi di questa pratica, tra cui l'eliminazione di eventuali impurità, compensano gli eventuali svantaggi, come la perdita di nutrienti fondamentali e la modifica della consistenza del riso.
Quale riso lavare e come
Non tutte le varietà di riso richiedono lo stesso trattamento preliminare. A dispetto di ciò che si possa pensare, lavare il riso prima della cottura non è un rituale universale, ma dipende fortemente dal tipo di riso che si sta utilizzando e dal piatto che si intende preparare. Ad esempio, il riso basmati, celebre per il suo delicato aroma e ampiamente usato nella cucina indiana e mediorientale, ha bisogno di essere lavato prima della cottura. Questa operazione permette di rimuovere l'eccesso di amido presente sulla superficie dei chicchi, garantendo alla fine una consistenza più leggera e distintamente sgranata, elemento distintivo della preparazione a base di questo tipo di riso. Lo stesso vale per il riso thai, altrimenti noto come riso jasmine, noto per il suo caratteristico aroma floreale. Riso nero e rosso, spesso impiegati nelle cucine asiatiche, devono essere anch'essi lavati prima della cottura. Queste varietà di riso, particolarmente ricche di fibre e antiossidanti, se ben lavate prima della cottura, non perdono le loro proprietà nutrizionali, ma garantiscono un risultato finale ottimale, senza l'eccesso di amido che potrebbe altrimenti alterarne la consistenza. Inoltre, se stai pensando di preparare sushi, saprai di certo che anche il riso specifico per questa celebre pietanza giapponese deve essere accuratamente lavato prima della cottura, per rendere i chicchi minuscoli, compatti e lucidi, proprio come richiesto dalla tradizione. Al contrario, il riso utilizzato per il risotto, il porridge o i dolci di riso dovrebbe essere preparato asciutto, poiché l'ammollo potrebbe privarlo di quella patina di amido che garantisce la caratteristica cremosità a queste tipologie di piatti. Una volta che hai stabilito quale riso lavare, il processo è estremamente semplice. Basta immergerlo in una ciotola d'acqua fredda e muoverlo delicatamente con le mani, in modo da aiutare a rimuovere l'amido in eccesso. Poi, si scola con un colino o uno scolapasta e si sciacqua finché l'acqua non diventa limpida. Questo passaggio può richiedere diverse ripetizioni, ma è essenziale per ottenere un risultato finale perfetto. Ricorda, infatti, che un buon lavaggio del riso può fare una grande differenza nella riuscita del tuo piatto.