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Incremento di trasparenza nelle etichette di prodotti per la colazione: le nuove direttive del Parlamento Europeo

Incremento di trasparenza nelle etichette di prodotti per la colazione: le nuove direttive del Parlamento Europeo

Cosa sono le Direttive colazione

Le "Direttive Colazione" rappresentano un insieme di norme stabilite dal Parlamento Europeo, con lo scopo di regolare il campo dell'etichettatura di quei prodotti alimentari che vengono tipicamente consumati a colazione. Tra questi, ricordiamo confetture, miele, succhi di frutta, yogurt e cereali. Queste direttive prendono vita da una sempre più sentita esigenza di trasparenza nei confronti dei consumatori. I cittadini europei, infatti, negli ultimi anni si stanno dimostrando sempre più attenti alla qualità e all'origine dei prodotti che consumano, tanto da richiedere un metodo di etichettatura più chiaro, comprensibile e preciso. Le "Direttive Colazione" puntano proprio a questo: a permettere a ogni consumatore di sapere esattamente cosa sta mangiando, da dove proviene ogni singolo ingrediente e in che percentuali questi sono presenti nel prodotto finito. Tutto questo, oltre a soddisfare il diritto di informazione del cittadino, favorisce il promuovere un'alimentazione più sana, in quanto consente di scegliere consapevolmente i prodotti che più si adattano alla propria dieta o alle proprie esigenze nutrizionali. Entrando più nel dettaglio, le "Direttive Colazione" prevedono che venga indicata la quantità precisa di ogni ingrediente utilizzato, incluso lo zucchero, che spesso si nasconde dietro terminologie vaghe o ingannevoli. Viene poi richiesto che siano segnalati in maniera chiara eventuali allergeni, il paese di origine di ogni ingrediente, le modalità di conservazione e la data di scadenza. Ma non solo: le Direttive prevedono anche un focus particolare su prodotti come miele e confetture, per i quali viene richiesto che la percentuale di frutta o nettare di fiori presente non sia inferiore a certi standard, in modo da garantire la qualità del prodotto. Tutte queste misure, quindi, non solo rendono più chiare le etichette dei prodotti che consumiamo quotidianamente, ma puntano a incoraggiare le aziende a produrre cibo di qualità, ricorrendo a materie prime genuine e di origine controllata, in linea con quello che è l'obiettivo ultimo delle "Direttive Colazione": promuovere un'alimentazione sana, consapevole e rispettosa dell'ambiente.

Miele

Il regolamento del Parlamento Europeo ha messo in discussione la trasparenza e la chiarezza delle informazioni presenti sulle etichette dei prodotti alimentari, sottolineando l'importanza che queste hanno per i consumatori. Tra i diversi prodotti presi in considerazione, il miele gioca un ruolo fondamentale, dovuto alla sua natura artigianale e al delicato processo di raccolta e lavorazione. Per il miele, l'etichetta deve necessariamente indicare il Paese di raccolta. Questo aspetto è di fondamentale importanza, non solo per garantire la massima trasparenza al consumatore, ma anche perché il luogo di provenienza può influenzare significativamente le proprietà organolettiche del miele. Il terroir, ovvero l'insieme delle condizioni ambientali e climatiche in cui le api raccolgono il nettare, lascia infatti un'impronta unica su ciascun tipo di miele. Se il miele proviene da più Paesi, l'etichetta deve riportarli tutti, in ordine decrescente in base al volume di miele di ciascun paese presente nel prodotto. Questo significa che il primo Paese indicato sarà quello da cui si è raccolta la maggior quantità di miele. Questa regola è molto importante, poiché può accadere che i mieli provenienti da Paesi diversi vengano miscelati insieme, in modo da ottenere un prodotto più uniforme o per aumentare la produzione. Grazie a questa disposizione, anche in caso di miscele, il consumatore avrà diritto a conoscere l'esatta provenienza del suo miele. Infine, un'eccezione è prevista per le confezioni di miele di peso inferiore ai 30 grammi. In questo caso, per motivi di spazio, è possibile indicare l'origine del miele utilizzando un codice ISO. Quest'ultimo è un sistema di codificazione internazionale che identifica ogni Paese con un insieme di due o tre lettere. Ad esempio, il codice ISO per l'Italia è "IT", mentre quello per la Francia è "FR". Anche in questo caso, se il miele proviene da più Paesi, è necessario indicare i rispettivi codici ISO in ordine decrescente, in base alla proporzione di miele di ciascun Paese presente nel prodotto. In conclusione, le nuove regole del Parlamento Europeo in merito alle etichette del miele rappresentano uno step in avanti verso una maggiore trasparenza nell'industria alimentare. Investire nella chiarezza delle informazioni è infatti fondamentale per garantire la fiducia dei consumatori e la qualità del prodotto.

Succhi di frutta

Relativamente ai succhi di frutta, le nuove regole del Parlamento Europeo stabiliscono importanti cambiamenti. Prima di tutto, uno dei cambiamenti più significativi riguarda l'indicazione del paese di origine del frutto utilizzato per produrre il succo. Questa nuova indicazione sarà obbligatoria su tutte le etichette dei succhi di frutta venduti all'interno dell'Unione Europea. L’intento è quello di garantire una maggiore trasparenza e permettere ai consumatori di effettuare scelte più consapevoli al momento dell'acquisto. Infatti, conoscere il paese di origine del frutto significa poter valutare qualità e modalità di coltivazione, ma anche l'impatto ambientale relativo al trasporto del prodotto. E’ un passo importante verso un consumo più responsabile e sostenibile, che presta attenzione non solo alla qualità ma anche all'origine dei prodotti. Inoltre, sono stati introdotti nuovi termini per specificare il contenuto di zucchero presenti nei succhi di frutta. Questo è un aspetto fondamentale, dato che bere succhi di frutta è spesso associato ad una alimentazione sana, tuttavia, non tutti sanno che alcuni succhi contengono quantità di zucchero paragonabili a quelle presenti nelle bevande gassate. I novelli termini serviranno a distinguere i succhi di frutta senza zuccheri aggiunti da quelli cui viene aggiunto zucchero. Un esempio di questi nuovi termini è "zuccheri naturalmente presenti", che indicherà i succhi di frutta che contengono solo lo zucchero naturalmente contenuto nella frutta, senza alcuna aggiunta. Al contrario, i termini "zuccheri aggiunti" o "dolcificato con" prenderanno il posto delle generiche diciture "zucchero" o "sciroppo di glucosio-fruttosio", creando così una seppur minima, ma significativa distinzione tra i diversi prodotti. Queste novità introdotte dal Parlamento Europeo per le etichette riguardanti le bevande a base di frutta saranno applicate con l’obiettivo di fornire informazioni più chiare e specifiche ai consumatori. Questi ultimi saranno dunque in grado di fare scelte più informate e consapevoli, sia dal punto di vista della salute che da quello ambientale. È un piccolo ma importante passo verso un futuro in cui la trasparenza alimentare è la norma, non l'eccezione.

Confetture

Le nuove normative europee prestano particolare attenzione alla trasparenza e alla qualità dei prodotti dolciari, e in particolare delle confetture. Uno dei punti chiave delle nuove regole riguarda l'origine della frutta usata nella produzione di questi dolci artigianali. Le nuove regole infatti richiedono che le etichette delle confetture indichino l'origine del frutto utilizzato, assicurando quindi una maggiore chiarezza per i consumatori riguardo alla provenienza degli ingredienti. Questo rappresenta un passaggio fondamentale per garantire che i consumatori abbiano la capacità di fare scelte informate e coscienti quando acquistano questo tipo di prodotti. Oltre a questa nuova norma, le regole del Parlamento prevedono anche un miglioramento della qualità delle confetture attraverso un aumento della percentuale minima di frutta richiesta per la loro produzione. Questo significa che una maggiore percentuale di frutta dovrà essere inclusa nelle ricette delle confetture, il che a sua volta migliorerà la qualità dei prodotti finali, rendendoli più nutrienti e naturali. Uno dei principali benefici di questa decisione riguarda la riduzione del contenuto di zucchero aggiunto nelle confetture. Con un aumento della quantità di frutta, infatti, sarà meno necessario aggiungere zucchero per ottenere la dolcezza desiderata, con un conseguente impatto positivo sulla salute dei consumatori. Queste nuove normative sono un passo importante nella direzione di una produzione alimentare più sostenibile e salutare, che mette al centro il benessere dei consumatori. La maggiore trasparenza riguardo alla provenienza degli ingredienti e l'aumento della percentuale di frutta nelle confetture contribuiranno a migliorare la qualità dei prodotti, favorendo scelte alimentari più consapevoli e promuovendo un'alimentazione più sana. Potrebbe anche stimolare la competitività tra i produttori, incentiviandoli a fornire confetture di alta qualità con meno zuccheri aggiunti. Inoltre, queste nuove regole avranno anche un impatto positivo su coloro che producono la frutta utilizzata nelle confetture, favorendo le pratiche agricole sostenibili e incentivando una maggiore trasparenza nell'intera filiera produttiva. Questo non solo avvantaggerà i consumatori, ma darà anche una spinta positiva ad un settore agricolo europeo più etico e rispettoso della natura. In conclusione, l'obiettivo principale delle nuove regole del Parlamento Europeo riguardanti le etichette delle confetture è di promuovere una produzione alimentare più sostenibile e salutare, fornendo ai consumatori informazioni più complete e trasparenti sugli ingredienti utilizzati e sulla provenienza della frutta. Un grande passo in avanti per la tutela dei consumatori e per la promozione di un settore alimentare più responsabile.

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