Come il digiuno intermittente può migliorare l'umore e controllare il peso: scoperte del King's College London
Cos’è il digiuno intermittente
Il digiuno intermittente è un modello alimentare unico che ha guadagnato notevole attenzione e popolarità negli ultimi anni, sia negli ambienti scientifici che in quelli della salute e del fitness. Questo metodo di alimentazione non riguarda tanto ciò che si mangia, ma quando si mangia. L'idea principale alla base del digiuno intermittente è il consumo dei pasti normali all'interno di un lasso di tempo limitato, seguito da un periodo di digiuno. Ciò che rende il digiuno intermittente una scelta efficace per numerosi individui è la sua flessibilità. A differenza di molte altre diete restrittive, il digiuno intermittente non prevede restrizioni rigide su ciò che o quanto si può mangiare. Invece, si concentrare sull'istituire un "finestra di alimentazione", un periodo di tempo prestabilito durante il giorno in cui si consumano tutti i pasti. Al di fuori di questa finestra, si rimane in uno stato di digiuno. Alcuni dei metodi più diffusi di digiuno intermittente includono la 16/8, la 5:2 e "Eat-Stop-Eat". La dieta 16/8 prevede che si mangi per un periodo di 8 ore, seguito da un digiuno di 16 ore. La dieta 5:2, d'altra parte, consente di mangiare liberamente per cinque giorni a settimana e di limitare l'apporto calorico a 500-600 calorie per due giorni non consecutivi. Infine, la dieta "Eat-Stop-Eat" prevede uno o due giorni di digiuno completo ogni settimana. Questi approcci variano in termini di severità e possono essere adattati alle individuali esigenze e stili di vita. Tuttavia, secondo le più recenti ricerche, tra cui uno studio condotto da King's College London, emergono benefici tangibili anche con una finestra di alimentazione più lunga, di dieci ore. Ciò significa che un individuo potrebbe consumare tutti i suoi pasti tra, ad esempio, le 9 del mattino e le 7 del pomeriggio, e poi digiunare fino al mattino seguente. L'idea di limitare l'orario in cui si mangia ha scopi biologici. Quando si mangia, il corpo passa tempo e energia a digerire e assorbire i nutrienti. Uno stato di digiuno, al contrario, consente al corpo di concentrarsi su funzioni vitali come la riparazione cellulare, l'equilibrio ormonale e la regolazione della glicemia. Il digiuno intermittente cerca quindi di bilanciare questi due stati, offrendo al corpo il tempo per nutrirsi e recuperare in modo ottimale.
Cosa dice il nuovo studio
Lo studio condotto dal King's College di Londra è una delle ricerche più significative fino ad oggi sul digiuno intermittente, coinvolgendo una vasta campione di partecipanti – ben 37.545 persone. L'indagine ha scoperto che una finestra di alimentazione di dieci ore è sufficiente a portare importanti miglioramenti alla salute degli individui. Ciò che emerge dallo studio è che il digiuno intermittente non deve necessariamente essere rigidamente impostato per portare benefici. In altre parole, non è necessario astenersi dal cibo per lunghi periodi di tempo per godere di vantaggi sulla salute. C'è un'ampia finestra temporale, appunto di dieci ore, in cui è possibile consumare i pasti. Importante, però, è che l'orario di alimentazione rimanga costante giorno per giorno. Questa scoperta mette in luce l'importanza della regolarità nell'orario dei pasti per il nostro organismo. Consumare i pasti nello stesso intervallo di tempo ogni giorno aiuta il nostro corpo a regolare il ritmo circadiano, il ciclo naturale di sonno e veglia, con conseguenti vantaggi per il nostro stato di salute generale. Tuttavia, lo studio sottolinea anche l’importanza di quando si consuma il pasto principale. I risultati dell’indagine indicano infatti che i benefici erano maggiori per coloro che hanno mangiato nel lasso di tempo compreso dalle 9.00 alle 19.00. Questa scoperta può avere importanti implicazioni pratica. Indica che spostare l’orario del pasto principale verso la mattina potrebbe avere effetti positivi sulla nostra salute. Ad esempio, potrebbe contribuire a mantenere sotto controllo il peso, migliorare la qualità del sonno e aumentare la nostra energia durante il giorno. Lo studio del King's College è quindi un ulteriore passo avanti per capire come massimizzare i benefici del digiuno intermittente e come adattarlo alla nostra vita quotidiana. Questa ricerca dimostra che non è necessario seguire regimi alimentari eccessivamente rigidi per migliorare la nostra salute. Ciò che conta è la stabilità dell'orario di alimentazione e preferire i pasti nelle prime ore del giorno. In conclusione, le scoperte di questo studio aprono nuovi orizzonti nell'ambito della nutrizione e del digiuno intermittente. Sottolineano l'importanza di abbinare correttamente l'orario di alimentazione al ritmo circadiano del nostro corpo, offrendoci spunti preziosi per adattare efficacemente la pratica del digiuno intermittente alla nostra vita quotidiana.
Benefici del digiuno intermittente
Il digiuno intermittente ha ricevuto molta attenzione negli ultimi anni per i suoi potenziali benefici per la salute. Questo tipo di digiuno, che alterna periodi di alimentazione e digiuno, è stato associato a una serie di vantaggi per il tuo corpo e la tua mente. Uno dei benefici principali è la riduzione della sensazione di fame. Il digiuno intermittente potrebbe sembrare terrorizzante per chi l'ha sempre evitato, ma una volta adottato, consolida effettivamente un nuovo equilibrio nel corpo. Aiuta a normalizzare il livello di zucchero nel sangue, bilanciando la sensazione di fame e di sazietà. Questo rende il digiuno intermittente una pratica molto utile per chi cerca di perdere peso o mantenere un peso salutare. Un altro vantaggio chiave del digiuno intermittente è infatti la perdita di peso e la riduzione del grasso corporeo. Durante i periodi di digiuno, il corpo è costretto a utilizzare le sue riserve di grasso come fonte di energia, contribuendo alla perdita di peso e alla riduzione del grasso corporeo. Inoltre, il digiuno intermittente può anche aiutare a migliorare la sensibilità all'insulina, che può contribuire a prevenire l'obesità e il diabete di tipo 2. Il miglioramento della salute cardiovascolare è un altro potenziale beneficio del digiuno intermittente. Questo tipo di digiuno può aiutare a ridurre i livelli di colesterolo LDL (il "colesterolo cattivo"), regolare la pressione sanguigna e aumentare la resistenza all'ossidazione, tutti fattori chiave per la salute cardiovascolare. Un vantaggio forse meno noto del digiuno intermittente è la stimolazione della riparazione muscolare. Durante i periodi di digiuno, il corpo produce più ormone della crescita umana (HGH), che aiuta a stimolare la crescita cellulare, la riparazione e il metabolismo. Questo può promuovere la crescita dei muscoli e la perdita di grasso. La salute del microbioma, o l'insieme di microrganismi viventi nel nostro intestino, può essere anche migliorata attraverso il digiuno intermittente. Questa pratica può aiutare a bilanciare la flora intestinale, che è cruciale per la nostra salute generale. Un microbioma sano è associato a una digestione ottimale, a un sistema immunitario solido e a un migliore stato di salute mentale. Infine, il digiuno intermittente può portare a un aumento dei livelli di energia e a un miglior umore. Questo potrebbe essere dovuto alla regolazione dell'insulina e dei livelli di zucchero nel sangue, alla stimolazione della produzione di HGH, o semplicemente alla perdita di peso e al miglioramento dell'autostima che può derivare da questa pratica. In conclusione, i benefici del digiuno intermittente vanno dalla gestione del peso e miglioramento della salute cardiovascolare, alla stimolazione della riparazione muscolare e alla promozione della salute del microbioma. Nonostante ciò, è importante ricordare che il digiuno intermittente non è adatto a tutti e può avere effetti collaterali. È sempre meglio consultare un professionista sanitario prima di iniziare una nuova dieta o un regime di digiuno.